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(Bernardino Gatti detto il Soiaro, 1543)
Sui piedritti nella zona delle finestre sono rappresentati gli apostoli, missionari di Gesù Cristo e colonne della Chiesa. La loro posizione non è quindi casuale. Essi guardano o indicano verso l’alto, ovvero verso Dio padre. Ogni apostolo condivide lo spazio sopra di sè con un putto reggicartiglio, dipinto a monocromo. L’identificazione di tali santi è stata resa possibile dagli attributi che li accompagnano e che alludono alla loro vita o al loro martirio.
La scelta tra i dodici apostoli è ricaduta sui seguenti: Sant’Andrea, San Pietro, San Paolo, San Bartolomeo, San Giacomo maggiore e San Tommaso, oltre a due apostoli non identificati, poichè privi di oggetti che possano connotarli. Essi sono da individuare tra i restanti compagni più stretti di Gesù, ovvero Giovanni e Matteo (rappresentati però tra gli evangelisti nei quattro peducci), Filippo, Giacomo, Simone e Giuda Taddeo, escludendo naturalmente Giuda il traditore.
San Paolo poggia il piede su un libro, che allude alle sue epistole alle prime comunità cristiane. La spada è il simbolo del martirio del santo, avvenuto mediante decapitazione. San Paolo è annoverato tra gli apostoli, in virtù del suo fondamentale ruolo di evangelizzatore dei popoli pagani sia greci che romani.
San Bartolomeo ha ai suoi piedi un libro e un coltello, rispettivamente allusivi al Vangelo, proclamato durante la vita, e al martirio, il santo infatti fu scorticato vivo. A differenza degli altri apostoli, egli non indossa una veste, ma appare semplicemente avvolto in un panno bianco.
La figura qui rappresentata è sicuramente uno degli apostoli, non identificabile con esattezza, a causa della mancanza di attributi specifici.
San Giacomo maggiore tiene in mano un bastone e ai suoi piedi si trova un libro. Questi attributi richiamano la tradizione che vede nell’apostolo un protomartire, nonchè l’evangelizzatore della Spagna, dove egli si sarebbe recato per diffondere il messaggio cristiano. Infatti, il bastone che lo sorregge, con due nodi nella parte alta, è in realtà un bordone, tipico simbolo e strumento dei pellegrini, mentre il libro allude al Vangelo.
La figura qui rappresentata è sicuramente uno degli apostoli, non identificabile con esattezza, a causa della mancanza di attributi specifici. Egli è rappresentato di spalle, mentre guarda verso l’alto e tiene le mani giunte in segno di preghiera.
L’apostolo indica verso l’alto e tiene in mano uno strumento molto simile ad una squadra da disegno. Potrebbe trattarsi di San Tommaso che, secondo la tradizione, si spinse a predicare fino in Persia e in India, dove, incaricato di costruire il palazzo reale, pare ne avesse prodigiosamente tracciato la pianta.
L’apostolo indica verso l’alto, mentre volge lo sguardo in basso. La presenza di una croce permette di identificare nel personaggio rappresentato Sant’Andrea. Secondo la tradizione, infatti, l’apostolo fu martirizzato mediante crocifissione a Patrasso, in Grecia, dove si era recato per predicare il Vangelo.
L’apostolo Pietro, che rivolge lo sguardo verso l’alto e tiene le mani incrociate sul petto, è reso chiaramente riconoscibile dalle chiavi del Paradiso, secondo la tradizione consegnategli da Cristo e simbolo del ruolo primario a lui riservato all’interno della Chiesa, come amministratore del Regno di Dio.