La Galleria d'Arte Moderna Ricci Oddi nasce dalla collezione privata del nobile piacentino Giuseppe Ricci Oddi, che raccolse tra il 1897 e il 1923 un vasto nucleo di opere tra Ottocento e Novecento. La progettazione dell’edificio si deve all'architetto piacentino Giulio Ulisse Arata. Le opere esposte sono suddivise una ventina di sale. Tra queste alcune sono interamente dedicate a Fontanesi, Mancini, Bruzzi, agli artisti stranieri e al Novecento italiano.
La parte che riguarda l'Ottocento raccoglie opere di grande rilievo, tra le quali si possono ricordare "Ritratto d'uomo" di Francesco Hayez del 1834, due dipinti di Giovanni Cornovali detto il "Piccio", "La partenza del coscritto" di Girolamo Induno. Tra le opere del movimento dei Macchiaioli si citano quelle di Giovanni Fattori, Silvestro Lega, Telemaco Signorini, Raffaello Sarnesi e Giuseppe Abbati. La Scapigliatura è rappresentata da opere di Tranquillo Cremona, Daniele Ranzoni e Luigi Conconi. Numerosi i dipinti dei due massimi esponenti piacentini del realismo del secondo Ottocento: Stefano Bruzzi e Francesco Ghittoni. Il Novecento raccoglie alcuni lavori di grande rilievo, a partire dal "Ritratto della madre" di Boccioni. La collezione Ricci Oddi nel 1924 è stata donata alla città di Piacenza.
Fonte: Comune di Piacenza