La Basilica di Sant'Antonino, dedicata al patrono della città, di cui conserva le reliquie, venne fondata nel quarto secolo d.C. Fu punto di riferimento fondamentale per i pellegrini che percorrevano la via Francigena, via che costeggia l’edificio e sulla quale si affaccia il cosiddetto Portico del Paradiso. Realizzato su progetto di Pietro Vago nel 1350, sotto queste volte è stata collocata nel luglio del 1998 una grande statua di Gregorio X, l'unico Papa piacentino, opera di Giorgio Groppi. Il portale interno è opera artistica di notevole valore, realizzato nel XII secolo da allievi della scuola di Niccolò da Ferrara. L’esterno della basilica fu sottoposto a notevoli modifiche che ne alterarono l’impianto originario, l’ultima ad opera dell’architetto Giulio Arata tra il 1915 e il 1930. Anche l’interno fu più volte rimaneggiato nei secoli successivi: ad esempio i soffitti lignei originari furono sostituiti da volte a crociera di chiaro gusto tardo-gotico, nel XVI-XVII secolo fu trasformata la zona del presbiterio e verso la metà del XIX introdotte decorazioni pseudo gotiche sulle colonne e sulle pareti. Questi e altri interventi andarono parzialmente ad oscurare alcune opere originarie di grande valore artistico primo fra tutti un ciclo di affreschi dell’ XI secolo, interessante e raro esempio di pittura medievale a Piacenza. Sul lato sud della chiesa si addossa il chiostro risalente al 1483. La chiesa custodisce altre importanti opere d'arte tra cui gli affreschi di Camillo Gavasetti nel presbiterio dove alle pareti ci sono quadri di Robert de Longe. Altre opere sono riunite nel Museo Capitolare. Qui sono conservati la "Brandazza" un crocefisso barocco caro alla devozione popolare ed altre opere di pregio quali un dossale del Quattrocento con episodi della vita di Sant'Antonino e un'"Incoronazione della Vergine" di Gian Battista Trotti detto il Malosso. Da questo tempio partirono, sul finire dell'Ottocento, i primi missionari dell’ordine di San Carlo fondato dal Beato Giovanni Battista Scalabrini. Inoltre fu in Sant'Antonino che nel 1183 si avviarono i preliminari della pace di Costanza tra Federico Barbarossa e i Comuni italiani come ricordato nella lapide posta nel Portico del Paradiso.