Il Tempio Civico della Beata Vergine Incoronata, noto anche con il nome di santuario dell'Incoronata, è un luogo di culto cattolico situato a Lodi. La chiesa, impreziosita da notevoli opere d'arte, è riconosciuta come uno dei massimi capolavori del Rinascimento lombardo e rappresenta il monumento più prestigioso della città. Continua >>
Il lago Nero è un piccolo lago dell'Appennino ligure situato in provincia di Piacenza, nel comune di Ferriere. Si trova sul fondo di una conca glaciale tra il Monte Nero e il Monte Maggiorasca alla quota di 1540 m s.l.m., nella parte più alta del bacino del torrente Nure, la cui sorgente si trova poco più a valle. Il lago è di forma allungata in direzione nord est-sud ovest, è lungo ca. 200 m, largo ca. 80 m ed ha una profondità massima di ca. 2,5 m Continua >>
Il Macello Comunale, all’interno del cui perimetro si trova il museo, venne costruito a cavallo tra Ottocento e Novecento. Iniziato il 12 maggio 1892 venne poi ampliato e completato nel 1912 proprio con la costruzione della Fabbrica del Ghiaccio necessaria per la conservazione delle carni macellate e nel 1914 con la costruzione di una tripperia su un’area da poco acquistata dal Comune. Continua >>
All’interno del Grande Giubileo e nel Cammino dell’Ecumenismo voluto da sua Santità Giovanni Paolo II, questo grande dipinto di 500 mq. vuole essere un annunzio profetico della unità possibile tra l’Oriente e l’occidente nelle sue radici cristiane. La Chiesa d’Occidente deve ripensare con quale estetica vuole adempiere la sua missione di evangelizzazione del terzo millennio. Continua >>
Il Collegio Alberoni è un vasto complesso architettonico, sede di seminario situato a Piacenza. Il complesso comprende una ricca pinacoteca, un osservatorio astronomico, un museo di scienze naturali, una biblioteca e la chiesa di San Lazzaro. Deve il suo nome al Cardinale Alberoni che, dopo il sostegno fornito a Clemente XII, fu nominato amministratore dell'ospedale di San Lazzaro di Piacenza, nel 1740. Continua >>
Il Teatro Municipale di Piacenza, inaugurato nel 1804, fu progettato da Lotario Tomba per una società di nobili piacentini a seguito dell'incendio che aveva distrutto il teatro ducale della Cittadella il 24 dicembre 1798. I lavori iniziarono nel settembre del 1803, e già il 10 settembre 1804 il teatro "Nuovo" fu inaugurato con grandi festeggiamenti e con l'esecuzione del dramma Zamori ossia l'Eroe delle Indie, composto per l'occasione dal maestro bavarese Giovanni Simone Mayr. Continua >>
In tutto il suo monumentale splendore ecco riaperta al pubblico la ex chiesa di San Vicenzo, gioiello d'arte del quale dopo due anni di laboriosi e sapienti restauri finalizzati al recupero architettonico L’ex chiesa di San Vincenzo ha riacquistato lo splendore originario grazie al recupero degli affreschi e delle opere lignee esistenti - coro, cassa dell’organo, bussole d’ingresso -, e attraverso la completa ristrutturazione dei locali dell’ex sagrestia, ora adibiti a camerino, magazzino, deposito strumenti e locale tecnico-regia. Continua >>
Le prime documentazioni storiche ed archeologiche relative allo sfruttamento delle miniere di ferro dell'Elba nordorientale sono riconducibili e databili con certezza agli Etruschi. I primi insediamenti fissi risalgono intorno al XV secolo, e costituivano il punto di accesso al mare del vicino centro abitato di Rio nell'Elba. In quei periodi infatti le incursioni dei pirati che provenivano avevano spinto gli abitanti a costruire i paesi sulle colline: le uniche costruzioni presenti all'epoca erano la torre di guardia, l'oratorio di San Rocco ed alcuni edifici di servizio. Continua >>
Situato nella parte occidentale dell'Isola d'Elba, Monta Capanne con i suoi 1019m s.l.m. è la vetta più dell'isola e dell'arcipelago toscano. La vetta del monte è facilmente raggiungibile da una cabinovia, che in soli 15 minuti circa partendo da Marciana trasporta il viaggiatore alla terrazza di arrivo dalla quale si può ulteriormente salire, seguendo un breve percorso a scalini, verso il punto più alto della vetta. Continua >>
Situata in una delle zone più belle e selvaggie del Parco Naturale delle Alpi Apuane, la Grotta del Vento è considerata una belle e differenziate grotte d'Europa per aspetti morfologici in essa custoditi. Entrando nella grotta si presenta al visitatore con una varietà infinita di concrezioni calcaree ed una moltitudine di ampie sale, vertiginosi pozzi, stalattiti e stalagmiti, colate policrome, drappeggi d'alabastro e laghetti incrostati di cristalli. Continua >>